COMUNICATO E VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE PER FERMARE LA MOSCHEA ABUSIVA DI VIA FRANCESCA A ORZINUOVI
Mentre scrivo il telegiornale riferisce di orribili attentati di matrice islamica: in Tunisia la furia omicida al grido “Allah akbar” si è scatenata contro gli ospiti (europei) di un albergo sulla spiaggia; a Lione la testa mozzata di un francese, vituperata da scritte in arabo, è stata infilzata sul cancello d’ingresso di una fabbrica diventata teatro della jihad, la “guerra santa”, come un trofeo di vittoria dell’islam sull’occidente infedele. E poi ci si domanda perché la Francia rispedisce fuori dalle frontiere i clandestini nordafricani? Gli Stati europei hanno capito che l’islam è una polveriera pronta ad esplodere anche nella pacifica Europa! Solo l’Italia governata dal partito democratico mette in atto un perverso sistema di trasporto di esseri umani dai paesi islamici alle coste italiane, perché Renzi e i suoi sono molto amici degli immigrati per i quali investono ingenti risorse pubbliche. Un po’ come accade a Orzinuovi, che “guarda caso” è governato dallo stesso partito democratico, di cui ad esempio l’assessore Scalvenzi è segretario cittadino e di cui Ratti è rappresentante in Provincia.
Sorge perciò spontanea la riflessione sulla moschea di Orzinuovi (sopra il supermercato Simply in via Francesca). Da sempre la giunta PD mostra particolari attitudini a sostenere gli immigrati (quasi sempre islamici) dando loro case popolari in deroga alle graduatorie, pagando per loro l’affitto se vengono sfrattati, concedendo voucher per la spesa e altri servizi che per gli orceani spesso sono sogni inarrivabili. E così la nostra Orzi è diventata la meta di innumerevoli parassiti che migrano qui dai comuni della bassa bresciana. Ma perché la giunta incoraggia con queste politiche sociali l’arrivo di altri stranieri? E perchè lasciare che una grande moschea si radichi sul nostro territorio? Ricordiamoci che l’anno scorso fu solo l’imponente raccolta firme promossa dalla Lega con un comitato civico a scongiurare la stabilizzazione della moschea di via D’Annunzio.
Mentre persino la Tunisia dopo gli ultimi attentati si affretta a chiudere le moschee, a Orzinuovi si continuano a fare aperture e così abbiamo avuto due moschee in due anni (per informazioni sull’apertura di un’altra moschea nel 2014 clicca qui). Ma questo lassismo degli amministratori ha qualche scopo che non ci viene spiegato? Le preoccupazioni sono tante, soprattutto se consideriamo le sconvolgenti parole del sindaco al Consiglio comunale, che rispondendo a un’interpellanza sulla moschea ha dichiarato che “la cosa non si esaurirà qui… Al di là del caso specifico in cui non so se riusciremo a interrompere il ramadan, dopo senza pregiudizi penso che una riflessione su questo argomento debba essere aperta, ci dobbiamo interrogare sui tempi che stiamo vivendo e su quello che dobbiamo fare. È opportuno fare una riflessione che riguarda tutta la comunità… Ma noi non siamo nelle condizioni di esprimere delle posizioni”.
La Lega Nord invece è perfettamente in grado di esprimere posizioni e sono assolutamente e senza riserve contrarie ad ogni possibilità di legalizzare una moschea sul territorio orceano. Dopo l’invasione di clandestini islamici, dopo le crudeltà di questi
giorni, dopo gli attacchi islamisti al sito web del Comune di Orzinuovi (per cui la giunta non ha nemmeno sporto denuncia!) e dopo le partenze dalle moschee bresciane di combattenti ISIS, non c’è più nulla da discutere, nulla su cui interrogarsi. Non siamo disposti a nessuna apertura: no moschee, nè ora nè mai!
Durante la manifestazione sono intervenuti il Segretario provinciale della Lega Nord Paolo Formentini, Oscar Lancini di Adro, il Segretario nazionale Paolo Grimoldi, l’Assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali, e il Segretario cittadino Federica Epis. La presenza della moschea abusiva con scuola coranica viene denunciata da tempo dalla Lega Nord e dal Comitato civico “no moschee a Orzinuovi”. Purtroppo però, nonostante il pericolo terrorismo si faccia sempre più pressante, l’amministrazione comunale non intende intervenire.